Celenterati Cnidari
Celenterati Cnidari
(Anemoni di mare, Coralli e Meduse)
Solo i Celenterati hanno una così stupefacente varietà di forme. Le meduse si muovono pulsando per il mare aperto. I coralli restano immobili sui loro minuscoli piedistalli di roccia. Gli anemoni di mare ondeggiano pigramente nei grandi giardini subacquei.
Un unico piano di organizzazione è presente in tutti questi animali, che sono essenzialmente costituiti da un sacco con una corona di tentacoli che circonda l’apertura. Questa cavità centrale, nella quale il cibo viene digerito, è detta coelenteron, parola greca significante cavità gastrica. La carattestica di questo gruppo di animali è la presenza di cellule urticanti (cnidociti) su tutto il corpo, ma soprattutto sui tentacoli. Così appena l’animale viene sfiorato, i cnidociti scaricano il filamento che va a “conficcarsi” nella pelle iniettando un liquido urticante e tossico: la sensazione di bruciore è immediata e molto forte, paragonabile ad un’ustione.
Due sono le forme morfologiche di base: il polipo o la medusa. Il polipo ha il corpo cilindrico con la parte superiore (bocca) circondata da tentacoli. La medusa ha forma di sacco capovolto (ombrella) con la bocca rivolta verso il basso aperta al centro del manubrio.
Essendo i Celenterati e soprattutto la medusa un animale che incontriamo spesso ci sembra doveroso soffermarci maggiormente e spiegare in maniera più dettagliata questo meraviglioso essere.
Incontrare alcune specie di meduse sott’acqua è uno spettacolo davvero affascinante che la maggior parte delle volte lascia i subacquei ammagliati poiché il lento movimento e il loro “ palpitare “ permettono un’attenta osservazione. Alcune meduse sono troppo piccole per essere visibili a occhio nudo, altre sono grandi come un lenzuolo.
Sotto certi aspetti possono essere considerate fra gli animali di struttura più semplice, non avendo infatti nè un sistema nervoso centrale nè molti degli altri organi che sono comuni alle forme animali più sviluppate. Tuttavia possiedono organi di senso coinvolti nella percezione della gravità (assenti nei polipi visto che vivono ancorati al substrato).
Questi particolari animali sono costituiti dal 98% di acqua, perciò se tolti dall’elemento liquido si afflosciano e perdono ogni forma.
Nell’ombrella c’è una struttura gelatinosa detta mesoglea che consente alla medusa un migliore galleggiamento. Lo spostamento in acqua infine è dato da fasci muscolari disposti lungo il margine interno dell’ombrella. Quando le contrazioni terminano l’animale affonda lentamente.
Le meduse più comuni nel Mediterraneo sono: Rhizostoma pulmo, Pelagia noctiluca, Cotylorhiza tubercolata e Aurelia aurita.
Rhizostoma pulmo (pota marina o polmone di mare) può superare i 50 - 60 cm di diametro e le sue braccia sono corte e tozze. La colorazione è bianco latte - azzurrognola, mentre il margine dell’ombrella è violetto. La superficie esterna dell’ombrella non è urticante, mentre possono esserlo i tentacoli.
Pelagia noctiluca, detta medusa luminosa perchè di notte è fosforescente, è la più pericolosa. Le sue dimensioni sono molto ridotte, circa 10 cm di diametro e il colore è rosa o marroncino. Spesso se ne vedono interi banchi che ricoprono alcuni tratti della superficie marina. Possiede tentacoli esili e lunghissimi, tanto che a volte riesce a colpire senza essere vista.
Cotylorhiza tubercolata (cassiopea) è molto particolare, ha un’ombrella a forma di disco ed una serie di tentacoli terminanti anche essi con dei dischetti. L’aspetto è quello di un cespuglio fiorito... sottosopra! Sotto l’ombrella spesso si nota un gruppo di pesciolini che aspettano gli avanzi della medusa. Non è comunque pericolosa e raggiunge i 30 cm di diametro.
Aurelia aurita ha un’ombrella molle a forma di coppa il cui margine appare frastagliato per la presenza di numerosi e corti tentacoli. È di colore biancastro o roseo-violaceo traslucido. Riconoscibile grazie il tipico disegno a forma di cavallo delle 4 gonadi.
Un incontro doloroso con una medusa può avvenire a sorpresa, ma è importante identificare l’animale per un efficace intervento. Se non si riesce a farlo, si dovrebbe fare un disegno della medusa, annotare il luogo, l’ora, la temperatura e le condizioni climatiche in cui è avvenuto. Questi particolari sono importanti per l’individuazione della specie. Le lesioni da medusa possono essere molto dolorose; il dolore e lo stress possono stimolare l’attività muscolare ed il veleno può così, circolare maggiormente nell’organismo.
CURIOSITA’… Velella velella (caravella portoghese o barchetta di S.Pietro) sembra una normale medusa… in realtà è una colonia galleggiante formata da un’intera popolazione di individui. Si tratta di centinaia di animali specializzati, secondo quattro categorie diverse. Un solo individuo forma la struttura galleggiante; ogni singolo tentacolo per la presa del cibo è formato da un individuo di un secondo tipo; un terzo tipo digerisce il cibo, mentre un’altra serie di forme, molto diversa dalle precedenti, si occupa della riproduzione. La sua puntura è tossica per quasi tutte le creature del mare, tranne che per un piccolo pesce detto Nomeus, che anzi trae profitto dalle prede che il suo ospite uccide.
Tra gli anemoni di mare riconoscerete facilmente Actinia equina (pomodoro di mare) di colore rosso vivace, è interamente retrattile così che può appallottolarsi, raggiunge i 7 cm di diametro e Anemonia sulcata di colore verde o bruno o grigiastro, con lunghi tentacoli con la punta rosea o violacea, può raggiungere un diametro di 20-30 cm.
Tra i coralli degno di importanza è il corallo rosso Corallium rubrum che ha scheletro calcareo rosso, mentre i polipi sono bianchi; lo si trova su fondali rocciosi o in grotte a profondità che vanno dai 15 m a oltre 100 m!
by Federica (scuba)